martedì 18 settembre 2012


SULL' ABISSO - 1


Cos'è l'aforisma? Per capirci: le piccole gag fanno il grande film



L'aforisma è un frammento che pretende alla totalità.

L'aforisma è sfacciato e narcisista; non puoi discuterci, puoi solo accettarlo.

L'aforisma pretende di essere la verità; invece è un assunto, buono solo se è un assurdo.

Divenire è il desiderio dell’essere; l’essere è il fine del divenire.

La semplicità è la miglior ricchezza che si possa desiderare; ma è quasi sempre irraggiungibile.

L'ipocrita pensa che nessuna verità sia davvero innocente.

Il sublime, l'angoscia sono modi dell'irrelativo: perciò non hanno forma.

Rispetto alla legge dell'evoluzione l'uomo è uno spreco.

A che punto è ridotta la modernità: definiamo la coscienza per sottrazione.

La bellezza è sempre, nel suo fondo, oscura.

La bellezza è conservatrice: imita una memoria.

La memoria, come ossessione, fa le veci dell'interiorità.

Angoscia: l'ultimo rito magico dell'empatia. Non toglietecelo.

La morte è un racconto raccontato da altri.

Il sadismo è un'occhiata.

La libertà è profondità di destino, e dunque è esclusivamente una conquista, una realizzazione: o un'ermeneutica?

3 commenti:

  1. Ho trovato molto bello: "L'ipocrita pensa che nessuna verità sia davvero innocente". Non sia ipocrita, professore (di Lettere presso un Istituto tecnico), mi dimostri quanto sia innocente la verità relativa all'annullamento del suo primo matrimonio che lei chiese e ottenne alla Sacra Rota (ne ho trovato notizia su un numero di Panorama del 1971). M'ha dato molto da pensare, sa? Nel metodo e nel merito. In primis, erano gli anni - sul finire dei Sessanta - nei quali lei scriveva vibranti pezzulli in favore del divorzio, stigmatizzando l'ipocrisia di quanti erano contrari ma poi ricorrevano alla Sacra Rota per sistemare i cazzi propri, potendo permetterselo (ho trovato tre suoi incisi sull'esosità delle pratiche burocratiche, un'altra volta, se vuole, potrà intrattenersi sull'innocente verità del dove ha trovato il denaro necessario). Sulla carta l'argomento tiene: divorzio (legalità) contro annullamento (privilegio), un po' come con la legge 194 contro l'aborto clandestino. Sulla carta. Perché in pratica, con quell'annullamento, lei ha contraddetto l'argomento. Senza mai "autodenunciare" la cosa, peraltro. Questo, riguardo al metodo. Nel merito, consenta la curiosità: ai sensi delle norme che regolano l'annullamento di un matrimonio da parte della Sacra Rota, il privilegio è concesso in caso di impotenza, di insufficiente uso della ragione, di difetto psichico, per dolo, per simulazione... Nel suo caso, di cosa si trattava? Sono certo che non troverà indiscreta la domanda, non lei che ha sempre teorizzato la natura politica delle vicende personali. In ansiosa attesa di una risposta, che sono certo non vorrà eludere, perché solo "l'ipocrita pensa che nessuna verità sia davvero innocente", suo

    L.C.

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  2. si tenga l'ansia, è la sola riposta che si merita un ipocrita.

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  3. bandinelli, sei una delle infinite - ma una delle piu' gravi - ragioni per le quali votare radicale e' inutile se non dannoso.

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