giovedì 20 giugno 2013

La pubblicità del cibo, del mangiare, è probabilmente al numero uno dell'immagine televisiva. Il personaggio televisivo appare come un ingordo insaziabile: mangia, beve, lecca, succhia, inghiotte senza fine. La donna sembra gli offra il sesso esibito: non è vero, vuole solo indurlo a mangiare ancora e di più, e lei stessa inghiotte e succhia in modo equivoco ma asessuato. I programmi di cucina sono tra i più seguiti. Il bisogno di cibo come vizio, o malattia? Tanto più è malattia in quanto, alla fine, il personaggio televisivo non mangia. Finge. Si capisce che la scenetta, la battuta che lo fa attore, è stata ripetuta più e più volte perché lui, l’attore, non ha saputo fingere abbastanza bene di addentare (e lei di succhiare) il cibo da pubblicizzare. Anche nei programmi culinari il cuoco, o la cuoca, mordicchia qua e là. Comunque, questo attore ha un destino: l’arte pubblicitaria gli chiede di essere tutti e nessuno. Lo spettatore deve identificarsi, deve succhiare e addentare con lui, forse anche lui….

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