La
pubblicità del cibo, del mangiare, è probabilmente al numero uno
dell'immagine televisiva. Il personaggio televisivo appare come un
ingordo insaziabile: mangia, beve, lecca, succhia, inghiotte senza
fine. La donna sembra gli offra il sesso esibito: non è vero, vuole
solo indurlo a mangiare ancora e di più, e lei stessa inghiotte e
succhia in modo equivoco ma asessuato. I programmi di cucina sono tra
i più seguiti. Il bisogno di cibo come vizio, o malattia? Tanto più
è malattia in quanto, alla fine, il personaggio televisivo non
mangia. Finge. Si capisce che la scenetta, la battuta che lo fa
attore, è stata ripetuta più e più volte perché lui, l’attore,
non ha saputo fingere abbastanza bene di addentare (e lei di
succhiare) il cibo da pubblicizzare. Anche nei programmi culinari il
cuoco, o la cuoca, mordicchia qua e là. Comunque, questo attore ha
un destino: l’arte pubblicitaria gli chiede di essere tutti e
nessuno. Lo spettatore deve identificarsi, deve succhiare e addentare
con lui, forse anche lui….
Nessun commento:
Posta un commento